Tour esclusivo dello Sri Lanka, l’isola splendente
Un viaggio in Sri Lanka significa andare alla scoperta di antichi siti archeologici, conoscere la spiritualità e lasciarsi affascinare da paesaggi incantevoli, senza dimenticare spiagge abbaglianti bagnate da un mare cristallino.
Ceylon
Pur essendo un’isola così piccola, Sri Lanka si è guadagnata tanti nomi: Serendib, Ceylon, Lacrima dell’India, Isola Risplendente, Isola del Dharma, Perla d’Oriente… Tanto assortimento è il segno della sua ricchezza, bellezza e dell’intensità del richiamo che ha suscitato tra chi l’ha visitata.
Da secoli essa seduce i viaggiatori, che tornano a casa portando con sé incantevoli immagini di una languida isola tropicale densa di tanta spiritualità e serenità da essere diventata, nella fantasia degli occidentali, la Tahiti d’Oriente. Purtroppo questa è la stessa isola che negli ultimi anni è stata destabilizzata da un feroce conflitto etnico e religioso che ne ha oscurato il fascino esotico trasformandola, per gli occidentali, nell’Irlanda del Nord dell’Oceano Indiano.
Dalle spiagge orlate di palme alle colline e alle montagne centrali, si possono osservare fitte foreste, piantagioni di tè e di spezie. Più a nord, grandi, fertili e scarsamente popolati, i siti archeologici più importanti vanno da Anuradhapura (III secolo a.C.) a Polonnaruwa. Queste zone sono anche costellate di bellissimi parchi, in particolare quello di Yala, e le grandi aree di terreno perfettamente conservate ospitano molte specie animali.
Marco Polo scrive: ‘Un viaggiatore è un uomo di mare’.
Dopo aver lasciato l’isola di Andman e aver percorso mille miglia, navigò un po’ più a sud-ovest e raggiunse Ceylon. Cosa ha colpito così fortemente questo nobile viaggiatore? Dalla costa orlata di palme verso le colline e le montagne della regione centrale, sono visibili fitte foreste, piantagioni di tè e spezie. A Udawalawe, i parchi nazionali proteggono ampie aree e ospitano molte specie animali. Le testimonianze storiche più antiche si trovano ad Anuradhapura, dove rovine risalenti al III secolo a.C. testimoniano l’introduzione della cultura buddista nello Sri Lanka.
La magia di Polonnaruwa, con le sue sculture rupestri perfettamente proporzionate e gli innumerevoli templi in uno splendido scenario naturale, e la fiabesca fortezza di Sigiriya non finiscono mai di stupire. Gli srilankesi sono calmi e ospitali. Le tensioni con la minoranza Tamil nel nord-est dell’isola appartengono al passato, ma anche in quei tempi difficili non sono mai stati ostili ai turisti. Come ci dicono la storia e la mitologia, le due basi culturali – i buddisti sinhala in maggioranza e gli induisti tamil nel nord – hanno radici profonde. Inoltre, le tradizioni bibliche fanno riferimento al Picco di Adamo, sulle montagne della regione centrale, che secondo la leggenda è il luogo in cui i mitici antenati misero piede in Paradiso.