Nuova Zelanda: nella Terra dei Maori
Uno Stato insulare circondato dall’Oceano Pacifico.
Comprende due isole principali e numerosi arcipelaghi, alcuni dei quali disabitati e caratterizzati da una natura incontaminata.
Le coste frastagliate sono intervallate da grandi spiagge costantemente battute da onde maestose.
La capitale è Wellington, ma la città più popolosa e visitata è Auckland.
Il clima mite permette di visitarla tutto l’anno, ma il periodo migliore per viaggiare è sicuramente l’inverno: gennaio e febbraio sono più caldi e le piogge sono scarse o assenti.
La Nuova Zelanda è apprezzata soprattutto per gli sport all’aria aperta.
Per la possibilità di praticare surf, bungee jumping e rafting.
La capitale di Weelington è ben collegata da una linea ferroviaria che permette di raggiungerla in breve tempo.
Auckland permette di fare un giro nella cultura Māori, in quanto ospita il War Memorial Museum.
Maori
Secondo la mitologia Maori, un giorno cinque fratelli Maui, discendenti dalla famiglia reale polinesiana, andarono a pescare in mare aperto e il più giovane catturò miracolosamente un enorme pesce che si trovava in fondo al mare.
In Maori, era “la terra delle lunghe nuvole bianche”.
Da molti anni i Māori sono impegnati in una persistente e ostinata opera di recupero del paradiso di Aotearoa.
È l’inizio di un riscatto culturale che rappresenta un primo importante passo verso l’autodeterminazione, nonostante le inevitabili tensioni razziali e i settori emarginati della società neozelandese.
I Maori sono stati i primi ad arrivare in Nuova Zelanda, percorsero migliaia di chilometri per approdare in nell’isola con le loro caratteristiche canoe “waka”.
La società Maori è tribale e, sebbene molti di loro oggi vivano in aree urbane, molti mantengono ancora forti legami tribali. Oggi in Nuova Zelanda ci sono 79 siti tribali tradizionali.