Malesia Kuala Lumpur e grantour del Borneo
La Malesia è un Paese situato tra il mondo moderno e quello in via di sviluppo.
La Malesia occidentale,
lungo la punta meridionale della penisola di Malacca, confina con lo Stretto di Malacca a ovest e con il Mar Cinese Meridionale a est, con la Thailandia a nord e con Singapore a sud, mentre la Malesia orientale, che occupa la parte settentrionale del Borneo, confina con l’Indonesia a sud.
La Malesia orientale,
che occupa la parte settentrionale del Borneo, confina a sud con l’Indonesia.
Sul lato malese della Penisola di Malacca si trova un lungo e stretto scheletro centrale, orientato a nord-ovest-sud-est, di montagne discontinue e di placche originarie dell’Himalaya e collegate alla catena montuosa della Penisola Indocinese.
L’altitudine media è di 1000-2000 metri, con la vetta più alta che raggiunge i 2190 metri a Gunong Tahan, nel nord. A ovest e a sud vi sono estese pianure sedimentarie, mentre a est vi sono terre che si estendono fino alla costa e che dividono una stretta striscia di pianura a nord.
I fiumi più importanti sono il Kelantan, il Pahang, il Belum e il Muar. La costa è generalmente bassa e uniforme, a volte sabbiosa e paludosa, con numerose isole, isolotti e barriere coralline. La Malesia orientale è circondata dal Mar della Cina a ovest, dal Mare di Sulu a nord-est e dal Mare di Celebes a est.
Il confine con l’Indonesia è segnato dalle alte vette del Kapuas Hulu Range, dell’Iran Range e del Penambo Range.
Kuala Lumpur
Città moderna e cosmopolita, è la capitale della Malesia dal 1957.
È composta dalle maestose Torri Petronas, dall’architettura coloniale, da locali sfarzosi e da numerose attrazioni naturali. Kuala Lumpur, che significa “il luogo dove il fango incontra il fango”, è nata a metà del XIX secolo come villaggio di minatori che si stabilirono alla confluenza dei fiumi Klang e Gombak alla ricerca di uno stagno.
Nell’ultimo secolo e mezzo, Kuala Lumpur si è sviluppata notevolmente.
Gli anni ’80 e ’90 hanno visto un boom economico e architettonico, ma questo non ha cancellato completamente il passato.
Oggi Kuala Lumpur (spesso chiamata KL), con 1,6 milioni di abitanti, continua a mostrare con orgoglio le differenze tra le culture e le tradizioni malesi, cinesi e indiane.
Il Borneo
(in indonesiano Kalimantan) è la terza isola al mondo per superficie e la più grande dell’arcipelago indonesiano, con una lunghezza di 743.107 km.
Il Borneo confina a nord e a ovest con il Mar Cinese Meridionale, a nord-est con il Mare di Sulu, a est con il Mare di Celebes e lo Stretto di Makasar e a sud con il Mare di Giava e lo Stretto di Kalimata. Il Borneo confina da ovest a est con Sumatra, Giava, Sulawesi e le Filippine. L’area abitata dai Dyak, dai Malesi e dai Cinesi è montuosa (4094 metri del Monte Kinabalu a nord-est e i Monti Kapuas a nord-ovest). Rajang, Kapuas, Barito, Mahakam e Kayan), con un clima caldo e umido e una vegetazione costituita da foreste lussureggianti (teak, sandalo, ebano e bambù). È ricca di minerali (carbone, petrolio, oro, diamanti, manganese) e di altri prodotti (gomma, caffè, riso, tabacco, ecc.).
La città più grande del Borneo è Banjarmasin (381.187 abitanti).
Nonostante gli incendi che hanno devastato gran parte del Borneo alla fine degli anni ’90, la città rimane uno dei tesori naturali più attraenti del mondo.
È possibile effettuare escursioni più o meno brevi sul suo territorio, magari anche sul versante malese, avvalendosi di operatori e guide locali impegnati a promuovere uno stile di turismo il più possibile compatibile con la conservazione di questo autentico patrimonio umano.
A Batang Ai si può anche cercare la scimmia rossa del Borneo.
Per farlo bisogna addentrarsi nella giungla, nel territorio della tribù degli Iban (sono davvero ospitali) e cercare i loro simpatici cugini primati (gli oranghi sono tra le scimmie più grandi del mondo)!