Gran tour Canarie
A poche ore di volo dall’Italia, le Canarie costituiscono una meta sorprendente in grado di conquistare qualsiasi viaggiatore.
Scrollatasi di dosso l’etichetta di destinazione puramente di evasione e divertimenti, questo lembo di terra vulcanica offre un patrimonio storico e culturale ricco di contenuti. Il clima gradevole tutto l’anno permette alle Canarie di essere raggiungibili in ogni stagione, vivendo un’esperienza a 360° che rimarrà impressa nella memoria.
La Gomera,
collocata nella parte occidentale dell’arcipelago delle Canarie, è nota come l’isola colombina, dal momento che è stata l’ultima tappa europea toccata da Cristoforo Colombo prima dell’approdo in America. A differenza delle altre isole sorelle, pur essendo anch’essa di origine vulcanica, sul territorio de La Gomera non ci sono vulcani attivi. La particolare conformazione della costa, dove la roccia è stata per millenni levigata dall’azione del mare, ha dato vita a delle suggestive scogliere a picco sul mare.
Lanzarote
deve il suo nome a un italiano, Lanzerotto Malocello, savonese che per primo la scoprì intorno al 1300. La principale attrattiva turistica dell’isola è il Parco nazionale Timanfaya, situato nella parte occidentale e caratterizzato dal paesaggio vulcanico. Sembra davvero di camminare in uno scenario di un film di fantascienza: i colori sono tendenti all’ocra e al grigio, la terra pare accendersi di una vita sotterranea. Le più grandi eruzioni avvennero fra il 1730 ed il 1736. L’attività del vulcano continua, come proverebbero le temperature rilevate ad una profondità di 13 metri sotto la superficie e che oscillano fra i 100 e i 600 °C. Nel 1993, l’UNESCO ha riconosciuto a quest’area la qualificazione di riserva biosferica.
La cultura aborigena
delle Isole Canarie è avvolta da un alone di mistero che ancora oggi necessita di studi e ricerche. All’origine di tale cultura ci sono, come spesso accade, delle testimonianze scritte e di carattere parietale all’interno di antri e caverne. Dalle analisi degli studiosi è emerso che tale società viveva soprattutto di agricoltura, allevamento e pesca ed era rigidamente organizzata gerarchicamente in senso verticale, con la nobiltà al vertice del potere. Anche l’arte aborigena ha lasciato delle tracce che sono giunte fino a noi: pezzi pregiati di ceramica, utensili in terracotta ed icone religiose. Inoltre, costruivano ceste, oggetti in pietra e legno, coltelli e decoravano le pareti delle grotte con figure geometriche o con le “pintaderas” (Timbri realizzati in terracotta o legno raffiguranti decorazioni geometriche).
Las Palmas
è il capoluogo dell’isola di Gran Canaria, nella sua punta nordorientale. Il quartiere popolare di Vegueta racchiude quelli che possono essere considerati come gli edifici più emblematici della città. Svetta la cattedrale di Santa Ana, costruita a partire dal XVI secolo e aperta al culto, affiancata dalla Plaza de Santa Ana, che cinge i monumenti più famosi come il Casas Consistoriales, in stile neoclassico, il Palacio Episcopal con il suo stupendo balcone e la Casa Regental, uno dei pochi esempi del Rinascimento nella città. Las Palmas è anche una città dall’atmosfera molto vivace, con una vita notturna all’avanguardia e uno stile di vita frizzante e rilassato al tempo stesso.